lunedì 24 agosto 2015

Altro weekend, altro regalo (non gradito)

Zioffà, ma è possibile?
Non ho raccontato del weekend in cui sono andato in vacanza perchè... vabbè, ero in vacanza!
Ma a parte questo, perchè mi sembrava proprio banale lamentarsi di ritardi dei treni, ore ad aspettare per farsi sostituire il biglietto, parlare con una tipa in stazione che si è poi rivelata una ladra (non nei miei confronti per fortuna, ci sarei cascato... aspettate un momento: dove cazzo sono le mie mutande preferite?!), farmi raccontare delle disgrazie italiane degli ultimi 60 anni da una vecchina tanto cara, farmi mandare affanculo dalla nipote della vecchina tantissimo carinissima, ecc.
Perchè raccontare tutto ciò? E' normalissimo quando si deve partire per le ferie... (proprio normale normale no eh)

Però adesso spiegatemi questo altro maledetto weekend. A parte emigranti morti ovunque (per ovunque si intendono sia luoghi che mezzi diversi), i soliti omicidi (sarà il caldo), è stato un weekend motoristico molto ricco.
Ricco di incidenti.
Si parte col sabato della GP2, serie che accompagna la Formula1. Sul circuito di Spa (per i profani: è una cittadina, non significa società per azioni) il giovane De Jong (che poi, in olandese, Jong proprio quello significa...) si sfracella contro le barriere, viene portato d'urgenza all'ospedale di Liegi (Bastogne-Liegi) in elicottero e se ne esce "solo" con una vertebra rotta. In osservazione per tutta la settimana e speriamo bene.
Durante la qualifica della F1 il tetesko Rosberg ha un brutto incidente per lo scoppio di una gomma nel "rettilineo poco rettilineo" che porta alla chicane finale: lanciato a circa 300km/h, si salva da un bel botto solo per le doti funanboliche sue e della Mercedes (ok, più sue, visto le cappelle che ha fatto negli ultimi anni).
Domenica. Ah, la domenica.
Mangiata epica di fine ferie, seduti sul divano a guardare la corsa (ovvero a dormire), quando mancano 2 giri alla fine il nostro beniamino Fettèl si vede esplodere una gomma poco fuori da una curvetta niente male: il Raidillon (a me suona come roulette russa). E siamo alla terza botta di culo, perchè se la gomma in appoggio fosse esplosa mentre il buon Sebastiano fosse stato ancora nella salita della curva (tipo un secondo prima...) in uscita allo scollinamento staremmo parlando di un Angelo (Merkel), o comunque di un astronauta, nel caso l'auto fosse decollata per la tangente.
Lasciando perdere l'incazzatura e le colpe concrete e chiare di chi non se le assumerà MAI, ovvero il direttore di gara che non ha MAI punito i tagli in quella curva in tutto il weekend, pur avendo subito messo e poi rimosso un dissuasore per il taglio perchè reputato pericoloso (ma se reputavi pericoloso e non regolare tagliare in quella curva non potevi essere duro almeno nel punire sempre i tagli evidenti?), la Pirelli per aver fatto un aborto di copertura che delamina dopo essere già incappata in questo "piccolo" errore un annetto fa, e la Ferrari, che per volere un cavolo di terzo posto fa tirare a tutta uno che non aspettava altro che poter tenere giù il pedale, visti i regolamenti sempre più volti al risparmio di tutto, tranne che dei soldi, beh... nonostante tutto mi godo fine pomeriggio con un giro in bici.
Dopocena (ah, la domenica) nello zapping finale alla ricerca di uno sport interessante per accompagnare il sonno, toh, mi becco gente americana che gira in tondo su una pista facendo scattare il numero di giri; mi vengono subito in mente le pecorelle che saltano la staccionata e mi accompagnano nel lettone, e invece no.
La gara è più lenta di quanto potessi immaginare: bandiere gialle, auto dietro safety car, una macchina sbriciolata.
Ebbene, quello della macchina disfatta non si è fatto niente, ma dai vari replay che propongono si intuisce che qualcosa è accaduto. Si vede nel dettaglio che il muso (il naso anzi...) dell'auto, staccandosi, ha iniziato a librarsi in cielo e a planare, planare, planare... in testa ad un altro driver che stava passando, con la forza di un proiettile (di grosso calibro oserei dire).

Quindi, ricapitolando, possiamo affermare e inserire un appendice alle Leggi di Murphy con questo assunto: 3 botte di culo in Europa comportano una enorme sfiga nera in USA.

Addio Justin, salutaci Jules, Airton e tutti gli altri piloti che, per regolamenti idioti, superficialità di qualcuno che poi le responsabilità non se le rpende mai, o per pura sfiga murphyana, ci hanno lasciato un po' troppo presto.

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